L’eccesso di peso corporeo, nelle forma più leggera di sovrappeso o più grave di obesità, rappresenta oggi un riconosciuto fattore di rischio per la salute. In particolare, il progressivo incremento ponderale e la localizzazione del grasso della zona dell’addome (grasso viscerale) costituisce il punto di partenza per la resistenza insulinica e lo sviluppo della sindrome metabolica caratterizzata da ipertensione, iperglicemia, ipercolesteromia e ipertrigliceridemia.
Il primo passo per la gestione del peso corporeo è rappresentato dalla modificazione dello stile di vita tramite l’adozione di un regime nutrizionale restrittivo associato ad un incremento dell’attività fisica e modifiche del comportamento. Oggi a fianco di queste strategie è cresciuta l’attenzione verso i prodotti naturali proveniente dal mondo vegetale (fitoterapici), prodotti caratterizzati dada un elevato grado di sicurezza, una buona tolleranza ed il cui effetto è stato dimostrato da numerosi pubblicazioni scientifiche.
Non stiamo parlando di pillole magiche: bisogna però sapere che di fronte al vuoto farmacologico esistente sul trattamento dell’obesità e gli effetti collaterali dei pochi farmaci in commercio, il mondo delle piante può fornire validi coadiuvanti al trattamento dietetico, in modo da potenziare le strategie già esistenti per combattere il sovrappeso.
Sono numerosi i fitoterapici che possono essere utilizzati come trattamenti coadiuvanti alla dieta.
Una prima categoria è rappresentata dai prodotti che contengono metilxantine come la caffeina del guaranà e la teobromina del cacao. La caffeina in particolare è in grado di aumentare la termogenesi ed il tasso metabolico, ma si tratta di un azione non al lungo termine e la sua azione stimolante sul sistema nervoso simpatico può rendere il suo uso impraticabile a molti. Un ‘altra categoria di fitoterapici è rappresentata dalle sostanze che modulano il sistema energetico come la sinefrina dell’arancia amaro. La sinefrina sembra ridurre l’assunzione di cibo, incrementare la termogenesi e svolgere azione lipolitica. Un altro sostanza simile e nota come acceleratore del metabolismo è il Fucus vesciulosus molto ricco di iodio, e per questo da utilizzare sotto guida esperta in quanto potenzialmente a rischio di far sviluppare ipertiroidismo.
Infine una terza categoria può essere rappresentata dai fitoterapici che regolano il metabolismo dei lipidi: fra questi ricordiamo la Garcinia Cambogia contenente l’acido idrossicitrico che inibisce la prima tappa della sintesi degli acidi grassi e provoca come conseguenza la riduzione del tessuto adiposo. Nonostante si siano raccolti buone evidenze scientifiche sull’effetto della Garcinia e sia stato dimostrato il calo ponderale associato al suo utilizzo nel breve periodo sono necessari studi più approfonditi per valutare il suo ruolo nel lungo periodo
Sempre utile poi l’impiego di fibre solubili e mucillagini (psillio e gomma guar) che inducono senso di sazietà, rallentano l’assorbimento di carboidrati e lipidi e facilitano l’evacuazione.
E’ chiaro quindi che il trattamento fitoterapico del sovrappeso e dell’obesità deve essere multifattoriale ed associato ad un opportuno stile alimentare ed esercizio fisico. Non si può pensare di perdere peso facendo solo uso di sostanze naturali o integratori, nè si può sognare l’arrivo della sostanza magica che velocemente riduca il nostro peso corporeo.
Tutto nella vita si ottiene solo con il tempo, la costanza e la disciplina, e anche per il raggiungimento del peso corporeo ideale è valido quello che diceva Mao Tze Tung
“Un lungo cammino, inizia sempre con un piccolo passo”
Fonte per i dati scientifici riportati: “Trattato italiano di nutraceutica clinica”