Il cardamomo è una spezia nativa delle foreste dell’India ed appartiene alla stessa famiglia dello zenzero, del pepe e della curcuma.
E’ una pianta molto diffusa in India e nelle coste dello Sri Lanka ma era già ampiamente usato dai Greci e dai Romani per le sue virtù digestive e per insaporire il vino.
Il cardamomo, di cui si utilizzano i semi contenuti nel bacello, è una pezia molto pregiata e la più costosa dopo zafferano e vaniglia. E’ una buona fonte di antiossidanti (in particolare di vitamina C e di manganese), di vitamine del gruppo B (importanti per un buon funzionamento del metabolismo), e di ferro (importante per la produzione di globuli rossi).
Il cardamomo è utilizzato per alleviare i problemi digestivi come bruciori di stomaco, gonfiori e stitichezza. In alcuni casi viene utilizzato anche in caso di problemi delle vie urinarie e delle vie respiratorie (come tosse e bronchiti), mal di gola e infezioni. Un eccesso di questa spezia può però scatenare coliche biliari.
Contiene olii volatili come il cineolo, che presenta proprietà antisettiche ed è per questo utilizzato nell’alitosi.
E’ un ingrediente del gran masala e del curry, tipici condimenti della cucina indiana
Nella cucina ayurvedica si può abbinare con la cannella, chiodi di garofano, cumino, curcuma e zenzero