Per circa il 20% di Italiani la primavera segna l’inizio del periodo delle allergie, malattie periodiche che si posizionano ai primi posti fra le malattie croniche .
L’allergia è una reazione esagerata ed inappropriata del sistema immunitario nei confronti di sostanze eterologhe dette allergeni che risultano innocue nei soggetti normali.
Spesso le allergie sono stimolate da pollini o soffioni di numerose piante come graminacee, cipressi, noccioli, betulle e parietarie. Le manifestazioni più tipiche dell’allergia sono l’ infiammazione e l’ irritazione delle mucose degli occhi che lacrimano, ed il gonfiore delle mucose del naso che prudono e colano.
Oltre all’opportuno intervento farmacologico, è opportuno fare attenzione ad una corretta alimentazione e seguire un regime nutritivo antiinfiammatorio per combattere o controllare i sintomi dell’allergia.
Dato l’elevato grado di infiammazione e di liberazione di istamina nell’organismo dei soggetti allergici, per tutte le forme di allergia è consigliata un’alimentazione ricca di sostanze antiinfiammatorie come cereali integrali, verdure, pesce, formaggi magri e frutta. Inoltre si consiglia di ridurre fortemente il consumo di alimenti ricchi di istamina come formaggi, insaccati, crostacei, molluschi o cibi liberatori di istamina come cioccolato, funghi e noci. Altri alimenti immunogeni che andrebbero evitati sono le Solanacee come pomodori, peperoni, melanzane, patate, bacche di Goji e pepe che contengono solanina, una sostanza pro-infiammatoria.
E’ noto inoltre che nel 20-25% dei soggetti allergici si verificano delle reazioni crociate fra allergia ai pollini ed alcuni alimenti vegetali (frutta e verdura). Le reazioni possono manifestarsi sia pochi minuti dopo l’ingestione del cibo con disturbi alla bocca (bruciore, gonfiore, prurito) o più tardivamente in sedi diverse.
Ecco, secondo le differenti piante, gli alimenti che gli esperti raccomandano di bandire dalla dieta in presenza di disturbi sospetti:
– In caso di allergie alle betullacee: mela, pera, nespola, pesca, ciliegia, prugna, frutta secca (nocciola, noce, arachide, mandorla), kiwi, carota, sedano, finocchio, prezzemolo, soia, fave
– In caso di allergia alle composite: banana, castagne, cicoria, tarassaco, lattuga, sedano, prezzemolo, carota, finocchio, olio di girasole, margarine, dragoncello, camomilla, miele di girasole, miele di tarassaco.
– In caso di allergia alle graminacee: kiwi, anguria, pesca, prugna, agrumi, melone, albicocca, ciliegia, mandorla, pomodoro.
Poiché non tutti gli allergici hanno una reazione crociata agli alimenti e non tutti i cibi possono dare allergie, è opportuno consultarsi con un medico allergologo o un nutrizionista per la definizione della dieta, al fine di evitare anche squilibri o carenze nutrizionali.
Dal punto di vista della fitoterapia tre piante possono venire in aiuto a chi soffre di allergia: la Perilla Frutescens che ha azione simil-antistaminica , il Ribes nigrum con azione simile al cortisone, e la Agrimonia eupatoria dall’azione antiallergica
E’ poi importante adottare una serie di comportamenti finalizzati a controllare la sintomatologia allergica
– Consultare il calendario pollinico per conoscere i periodi dell’anno a rischio, durante i quali sarà opportuno attuare provvedimenti cautelativi, come l’uso di mascherine e occhiali scuri, e una profilassi farmacologica o con vaccini specifici
– Fare la doccia e lavare più frequentemente i capelli e il viso, poiché i granuli pollinici possono rimanere sulla cute o tra i capelli e depositarsi sul cuscino da dove vengono inalati durante il sonno o causare dermatite.
– Viaggiare in auto preferibilmente con i finestrini chiusi e dotare la vettura di filtri per pollini, avendo cura di sostituirli periodicamente.
– Evitare di posteggiare l’auto sotto gli alberi e in prossimità di giardini e prati.
– Non piantare, in caso si disponga di uno spazio verde, alberi con pollini trasportati dal vento (cipresso, betulla, nocciolo, carpino, ontano, olivo, faggio), preferendo piante con impollinazione mediata da insetti (tiglio, ippocastano, robinia).
– Estirpare eventuali erbacce infestanti prima della loro fioritura.
– Avere cura della pulizia degli animali domestici che possono diventare a loro volta trasportatori di pollini tramite il pelo.