La liquirizia (Glycyrrhiza_glabra) è una pianta erbacea perenne, alta fino a un metro, appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Durante la sua crescita la pianta della liquirizia sviluppa radici e fusti sotterranei lunghi fino a due metri. Della liquirizia vengono usati i fusti sotterranei di piante di tre-quattro anni, raccolti durante la stagione autunnale che vengono quindi macinati e bolliti. In questo modo si estrae il succo di liquirizia che può essere utilizzato a scopo alimentare, come dolcificante o in cosmesi.
La liquirizia una pianta molto nota in Medicina Tradizionale Cinese (MTC) per le sue proprietà digestive, espettoranti e antinfiammatorie. E’ noto inoltre da tempo il suo utilizzo per il trattamento dell’ulcera peptica, delle malattie polmonari, delle patologie della pelle ma anche per la sua attività antitumorale e cardioprotettiva (1).
La liquirizia contiene circa 20 triterpenoidi e 300 flavonoidi. Fra questi la glicirizzina o acido glicirrizico (GL), è il principio attivo più studiato per la sua capacità antivirale e antimicrobica. L’acido glicirizzico si ottiene dalle radici della pianta di liquirizia ed è attualmente considerato uno dei più promettenti composti per lo sviluppo di agenti antivirali (2). L’acido glicirizzico indebolisce l’attività virale nel caso del virus dell’epatite C (HCV), impedendo l’assemblamento delle particelle e l’espressione di geni del core virale (3). Numerosi studi hanno evidenziato come l’acido glicirizzico inibisca in maniera significativa la replicazione del virus dell’influenza e sia efficace nell’inibire l’espressione di geni virali anche nel caso dell’HIV e dell’Herpes virus (HSV) (3). L’acido glicirizzico è sttao inoltre dimostrato inibire la penetrazione nelle cellule del virus di Epstein-Barr e ridurre la riattivazione spontanea nel virus nelle cellule umane, riattivazione responsabile dello sviluppo di linfomi secondari all’infezione del virus (4).
IN PRATICA
La liquirizia può essere assunta sotto forma di caramelle (senza zuccheri aggiunti) o decotti, dal noto potere emolliente e calmante nei confronti delle mucose (respiratoria e gastrica).
Il decotto può essere preparato portando ad ebollizione 250ml di acqua (l’equivalente di una tazza) con 1-2 radici di liquerizia o tronchetti disponibili in erboristeria. Si può aggiungere camomilla o malva, dal noto potere emolliente in caso di irritazione della mucosa gastrica oppure semi di finocchio se si vuole migliorare le funzioni digestive.
Tuttavia occorre fare attenzione a non superare il dosaggio di 2mg/kg al giorno di glicirrizina (cosa che può capitare assumendo caramelle alla liquirizia o lassativi ricchi di estratti di concentrati di liquirizia). La glicirrizina infatti ha effetti collaterali sull’equilibrio dei sali minerali nel corpo ed un eccesso di liquirizia può determinare un aumento della pressione. Si sconsiglia l’uso in persone ipertese o sotto trattamento con anti-ipertensivi.
E’ molto utile invece per tutti quelli che soffrono di pressione bassa, soprattutto per contrastare i cali di pressione ai primi caldi
Bibliografia
1) Asl MN, Hosseinzadeh H. Review of pharmacological effects of Glycyrrhiza sp. and its bioactive compounds. Phytother Res. 2008 Jun;22(6):709-24.
2)Yang R et al., The Pharmacological Activities of Licorice. Planta Med. 2015 Dec;81(18):1654-69.
3) Wang L et al., The antiviral and antimicrobial activities of licorice, a widely-used Chinese herb. Acta Pharm Sin B. 2015 Jul;5(4):310-5. doi: 10.1016/j.apsb.2015.05.005. Epub 2015 Jun 17.
4) Bentz GL. Using glycyrrhizic acid to target sumoylation processes during Epstein-Barr virus latency. PLoS One. 2019 May 24;14(5)