La curcuma è una spezia dal colore giallo intenso molto usata nella cucina indiana ed adesso diffusa in tutto l’ Occidente sia come ingrediente nella cucina etnica sia per le sue eccellenti proprietà curative. Il principio attivo della curcuma, che  si ricava dalla radice della pianta Curcuma Longa, è la curcumina, un composto polifenolico dal colore giallo intenso simile a quello dello zafferano. La curcuma è utilizzata nell’Unione Europea anche come additivo alimentare (indicata come E100), e come tale è presente in numerosi prodotti come prodotti da forno, pane o formaggi.

Dal punto di vista chimico la curcumina è un diferuloilmetano, e costituisce il 2-8% del peso della polvere di curcuma (1). Numerosi studi si sono focalizzati sulle proprietà della curcumina e sul suo ruolo svolto in molte malattie croniche come cancro, diabete, obesità, disordini cardiovascolari, malattie autoimmuni e neurologiche. A livello molecolare la curcumina mostra un ampio spettro di target molecolari, svolgendo una funzione prevalentemente anti-infiammatoria. La curcumina agisce infatti su vari segnali intracellulari fra cui quelli mediati da NFkB, STAT-3 e COX2 (2).

Estremamente interessante di questi tempi sono gli studi che approfondiscono il potenziale antimicrobico, antifungino ma soprattutto antivirale della curcumina.

La curcumina ha dimostrato di essere efficace contro l’espressione di specifici geni coinvolti nella replicazione del virus dell’HIV, bloccare la replicazione del Herpes Virus e del virus dell’epatite B (2). Inoltre la curcumina ha dimostrato avere un grosso potenziale nell’inibizione delle oncoproteine E6 e E7 nel caso dell’infezione da papilloma virus (3). In particolare, la curcumina è stata dimostrata essere efficace contro il virus dell’influenza, impedendo l’entrata del virus, la sua replicazione e l’assembramento delle proteine virali del virus dell’influenza di tipo A. Studi in vivo hanno inoltre dimostrato che la curcumina riduce l’infiammazione polmonare indotta da questo virus in animali da esperimento (4).
Vista l’enorme quantità di dati provenienti dalla ricerca di base, sono attualmente in corso numerosi trials clinici per misurare l’effetto della curcumina sulle patologie del sistema respiratorio, cardiovascolare, sulle malattie autommuni, sui disordini metabolici e soprattutto per indagare il suo potenziale terapeutico per il cancro (5)

 

IN PRATICA

Purtroppo la curcuma è un composto altamente lipofilico dalla bassa biodisponibilità, per cui gran parte della curcuma che si ingerisce non viene assimilata dall’organismo ma è eliminata attraverso le feci e le urine. La biodisponibilità di una sostanza indica quanto principio attivo entra affettivamente in circolo nel nostro corpo ed arriva dentro le cellule. Tuttavia, per il nostro uso domestico, la scienza ha scoperto che l’efficacia di questa spezia raddoppia se è associata al pepe nero. Sia la curcuma che il pepe nero sono sostanze presenti nel curry, miscela aromatica di componenti diversi come, cumino, pepe nero, coriandolo, cannella, curcuma, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco e peperoncino (tutti composti utilissimi contro le infezioni batteriche e virali).

L’efficacia della curcuma è inoltre amplificata quando è diluita in olio extravergine o in altri oli come quello di lino o di mandorle alimentare. L’assorbimento migliora anche in presenza di bromelina, normalmente contenuta nell’ananas.

Dal punto di vista pratico la migliore soluzione è la preparazione del Golden Milk, il Latte d’Oro, bevanda a base di latte (anche vegetale) e curcuma, molto utilizzato nella medicina Ayurvedica, Per preparare il Golden Milk il primo passaggio è la preparazione della pasta di curcuma (1/2 bicchiere di curcuma in polvere, 1/2 bicchiere di acqua, 1/2 cucchiaino di pepe nero in polvere), un composto che va portato ad ebollizione fino a che non raggiunge la consistenza pastosa. La pasta di curcuma si può conservare in frigorifero per 15-20 giorni, In seguito, ogni giorno si prepara una tazza di latte con un cucchiaino di pasta di curcuma (preparata in precedenza e lasciata in frigo). Ideale per una migliore solubilizzazione della pasta di curcuma è portare ad ebollizione il latte prima di aggiungere il cucchiaino di pasta di curcuma. Si può aggiungere alla benvanda calda anche un cucchiaino di miele.

 

Bibliografia
1) Bradford PG1. Curcumin and obesity. Biofactors. 2013 Jan-Feb;39(1):78-87.
2) Kunnumakkara AB et al., Curcumin, the golden nutraceutical: multitargeting for multiple chronic diseases. Br J Pharmacol. 2017 Jun;174(11):1325-1348. doi: 10.1111/bph.13621. Epub 2016 Oct 21.
3) Moghadamtousi SZ, et al., A review on antibacterial, antiviral, and antifungal activity of curcumin. Biomed Res Int. 2014;2014:186864.
4) Praditya D, et al. Anti-infective Properties of the Golden Spice Curcumin. Front Microbiol. 2019 May 3;10:912.
5)  Salehi B,  et al., The therapeutic potential of curcumin: A review of clinical trials. Eur J Med Chem. 2019 Feb 1;163:527-545.