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La scorsa settimana ho corso la mezza maratona “Run for Whales” sulla ciclabile da San Lorenzo a Sanremo. Al di fuori della mia soddisfazione di essere rimasta comunque sotto le due ore ( e dato il caldo non è stato un risultato da poco!) sono stata felicissima perchè è stata la conferma del nuovo metodo di allenamento che avevo deciso di adottare: il metodo FIRST. Il metodo FIRST è un metodo proposto dal Furman Institute of Running & Scientific Training (da cui l’acronimo che dà il nome al metodo). E’ descritto molto bene nel libro “Corri meno, corri più veloce” scritto da Bill Pierce, Scott Murr e Ray Moss, e si adatta a chi vuole correre distanze da 5 a 42 km. L’idea di base è di non superare mai le tre sedute di corsa ma di integrarle con 2 sedute di cross-training, cioè di attività sportiva di altro tipo. Non a caso gli autori del metodo lo hanno concepito nel momento che sono passati dalla semplice corsa al triathlon, disciplina che prevede tre gare di nuoto, ciclismo, corsa. Le attività di crosstraining consigliate sarebbero ovviamente nuoto e ciclismo, in modo da scaricare le gambe o allenare diversi gruppi muscolari in assenza di gravità. In realtà il metodo lascia assolutamente liberi sulla scelta delle attività del cross training. Io ad esempio nei mesi scorsi ho inserito yoga, camminata in salita e lavori a corpo libero.
Adesso vorrei applicare il metodo alla preparazione di una maratona autunnale (fra ottobre e novembre). In questo caso ho deciso di inserire il nuoto per i mesi estivi e l’attività in palestra per l’autunno. La curiosità è tanta, visto che il metodo assicura un miglioramento sul proprio tempo personale
Per quanto riguarda l’alimentazione questa volta la gara si è svolta al pomeriggio, quindi colazione normalmente abbondante, un buon pranzo con 100gr di pasta, verdure grigliate e 2 cucchiai di seppie, una macedonia di frutta. Prima della gara un presport Aptonia (questa marca del decathlon continua a darmi soddisfazione!) e successivamente due gel Aptonia. Alla fine della gara non i sali ma il basificante Kibasic dei laboratori Legren.
Nessuno strascico o dolore muscolare, nonostante gli ultimi tre km siano stati i più veloci di tutta la gara (ed io non sono famosa per la velocità).
Ed è arrivata anche la sorpresa: mi sono classificata seconda di categoria e sono finita sul podio!
Vedremo cosa succederà con la maratona……