Oggi vorrei parlare del mal di schiena, delle sue correlazioni con il peso e di quale esercizio fisico è più adatto per il suo trattamento. Nel corso di ginnastica posturale che ho frequentato a novembre, infatti ci è stato fornito un dato piuttosto inquietante: circa l’80% degli individui adulti ha sofferto nella sua vita di mal di schiena “generico” o rachialgia, ma solo il 20% di questi presenta all’analisi clinica un danno anatomo-patologico rilevante che può giustificare il dolore provato dal soggetto in questione. Da numerosi studi emerge inoltre che il legame fra danno anatomico e dolore è assolutamente variabile da persona a persona e difficilmente interpretabile da un punto di vista puramente medico. Il dolore tipico del mal di schiena è quindi un fenomeno multifattoriale che va affrontato secondo un approccio clinico globale che tenga conto della postura, dell’alimentazione e del lato psicosomatico-emotivo. Le principali ipotesi sul mal di schiena in assenza di rilevanti compromissioni della colonna sono essenzialmente due: la teoria muscolo-tensiva e posturale. La prima teoria sostiene che la contrattura prolungata dei muscoli posturali profondi della schiena diminuisca la buona circolazione sanguigna, con conseguente scarsa ossigenazione ed accumulo dei cataboliti a livello dei dischi intervertebrali e dei muscoli. Questo provocherebbe uno stato di tensione anche a livello di nocicettori (i recettori del dolore), con conseguente contrattura muscolare: insomma, un serpente che si morde la coda. L’ ipotesi posturale, invece vede difetti nella postura come principale causa del dolore lombare. La postura è un insieme di meccanismi biomeccanici e fisiologici che ci permette di stare nell’ambiente ed interagire con esso. La nostra postura riflette però anche le nostre emozioni e la nostra relazione con l’esterno. Una postura alterata, non fisiologica e non economica per il corpo può portare nel tempo a lombalgie e dolori cronici alla schiena. Tuttavia al di fuori della cause ezio-patogenetiche, da una ricerca che ho svolto recentemente in Pubmed (la più grande e aggiornata biblioteca medica scientifica disponibile online) sono riuscita a trovare buone evidenze scientifiche sui fattori di rischio predisponenti al mal di schiena e sul trattamento.
1) E’ scientificamente dimostrato che uno dei principali fattori di rischio per il mal di schiena è il sovrappeso. Solo per citarne uno, nello studio longitudinale svolto da Brady et al., nel 2016, 9688 donne australiane sono state osservate per 12 anni attraverso somministrazione di questionari. E’ emersa una relazione statisticamente significativa fra aumento di peso e mal di schiena. In particolare essere sovrappeso aumenta il rischio di sviluppare mal di schiena nei 10 anni successivi al reclutamento dei soggetti. Il rischio inoltre è risultato essere proporzionale al sovrappeso. Questo dato si può spiegare con un eccessivo peso sulla colonna vertebrale ma anche a posture alterate dovute all’accumulo di adipe in zone specifiche (addome/glutei).
2) Un altro importante fattore di rischio è l’inattività fisica. Ricordo che attualmente la sedentarietà è il grande rischio della salute del 21 secolo (SN. Blair.Physical Inactivity: The Biggest Public Health Problem of the 21st. Century. Bmj 2009)
3) A livello di esercizio fisico per il trattamento del mal di schiena il pilates, la ginnastica posturale e l’allenamento aerobico sono risultati essere i trattamenti più efficaci per la gestione delle rachialgie, in alcuni casi anche superiori al trattamento manuale passivo da parte di operatori (Owen et al, 2019). In particolare il pilates è risultato più efficace nella gestione del dolore, probabilmente in quanto gli esercizi tipici del pilates sono finalizzati al rafforzamento ed alla stabilizzazione dei muscoli del tronco (Lin et al 2016; Texeira Bastos de Oliveira 2019). Ovviamente tutte le forme di esercizio fisico in caso di mal di schiena devono essere personalizzate e supervisionate dal medico
Risulta quindi sempre più evidente come un corretto stile di vita inteso come l’adesione ad una dieta equilibrata per il mantenimento del normopeso ed una corretta attività fisica, volta non alla performance sportiva ma al mantenimento di un buon tono muscolare, forza e flessibilità, potrebbe aiutare nel trattamento di molte forme di mal di schiena.