Ma che cosa è questa matrice extracellulare? Ultimamente se ne è sentito molto parlare, sui social o su riviste non mediche.  In realtà la matrice extracellulare (detta anche ECM o MEC per comodità) è da sempre conosciuta in medicina ma solo ultimamente è emersa agli onori della cronaca addirittura come la scoperta di un nuovo organo (!). Si tratta di una sostanza amorfa  ricca di liquido, contenente proteine (glisoaminoglicani e proteooglicani per la precisione) e sostenuta da fibre di collagene ed elastina. E’ presente in tutto il nostro corpo, sotto la pelle e attorno agli altri organi, perchè occupa lo spazio interstiziale tra le cellule, ma anche tra organi e vasi sanguigni. Possiamo tranquillamente affermare che la ECM garantisce la qualità di vita della cellula ed è cruciale per la funzionalità di tutti gli organi del nostro corpo.
L’azione dell’ECM si attua a livello meccanico e chimico. A livello meccanico funziona come un ammortizzatore che impedisce ai tessuti di subire strappi e lesioni in seguito alle continue sollecitazioni provocate dai movimenti di muscoli e organi.
A livello chimico l’ECM ha un ruolo fondamentale di connettere gli scambi che avvengono tra cellula ed ambiente esterno. Svolge anche il ruolo di regolatore di pH, grazie alle sue capacità tampone, proponendosi con un pH che oscilla da 4 a 8
In particolare L’ECM è una struttura in costante rimodellamento e attraversoi i suoi cambiamenti di forma svolge inoltre un ruolo importantissimo per l’eliminazione delle tossine.
La maggior parte delle tossine con cui veniamo in contatto  sono eliminate direttamente da fegato e reni oppure  convogliate dal sangue ed immagazzinate nella matrice extracellulare. Nell’arco delle 24 ore, la ECM  attraversa due fasi di circa 12 ore ciascuna: una fase di smaltimento di scorie metaboliche e sostanze estranee, ed una fase di ricostruzione della matrice connettivale e delle sostanze indispensabili alla vita delle cellule. Nella prima fase della giornata (dalle 3 alle 15 circa) la matrice appare come una gelatina sciolta, solubilizzata (stato di sol) ed in questa prima parte della giornata avviene la demolizione e lo smaltimento di scorie e proteine (fase di smaltimento). Nella seconda fase (dalle 15 alle 3 circa) l’ECM appare, invece, come una gelatina che si ricondensa (stato di gel) ed in questa seconda parte della giornata avviene la ricostituzione della matrice connettivale e delle proteine (fase di ricostruzione).

Le tossine presenti o immagazzinate nella ECM possono disturbare in grado minore o maggiore la funzione della cellula e pertanto devono sempre essere eliminate al fine di mantenere in salute l’organismo (da qui l’importanza di bere tanto per un corretto funzionamento dei reni e tutto l’apparato escretore).
Una cattiva alimentazione ricca di cibi industriali,  grassi, e zuccheri raffinati  compromette la funzionalità della matrice, causando infiammazione latente e predisponendo a stati infiammatori come ritenzione idrica e cellulite. Questo malfunzionamento della matrice può anche evolvere in patologie più gravi. E’ ormai accettato dalla comunità scientifica che molte malattie croniche sono la conseguenza della persistente incapacità dell’organismo di gestire in maniera corretta le tossine presenti nella ECM.

La nostra salute e qualità di vita sono quindi direttamente correlate alla purezza e all’efficienza dei processi di regolazione della matrice extracellulare e noi possiamo fare molto per salvaguardare questo meccanismo, scegliendo un adeguato programma alimentare e mantenendo corretti stili di vita