Il sonno è un periodo di riposo fondamentale nella nostra esistenza, tipico non solo dell’uomo ma di molti mammiferi ed uccelli. E’ un processo evolutivamente antico, nato probabilmente per diverse cause come fuggire i predatori, risparmiare energia, ripristinare il sistema immunitario ed elaborare i ricordi.
Gli ultimi studi di neurofisiologia sembrano inoltre indicare che il sonno sia un processo fondamentale per l’ eliminazione delle sostanze di rifiuto prodotte dal metabolismo dei neuroni.
E’ interessante notare che da un punto di vista fisiologico durante il sonno il cervello consuma le stesse quantità di ossigeno nello stato di veglia e quindi il sonno da un punto di vista metabolico è uno stato attivo. Il controllo del sonno a livello fisiologico è regolato dall’espressione di numerosi neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina, ma anche dal cortisolo e dagli estrogeni (per questo è più facile avere disturbi del sonno in menopausa).
I disordini del sonno come l’insonnia sono piuttosto comuni (circa il 9% della popolazione mondiale). Normalmente si definisce come insonnia l’incapacità di addormentarsi o di restare addormentati per un tempo sufficiente a svegliarsi riposati.
 
In uno studio pubblicato nel 2018 Gianfredi et al hanno cercato di individuare i fattori predisponenti all’insonnia correlati allo stile di vita (dieta, fumo, consumo di alcol e caffè) e per questo hanno analizzato una popolazione di studenti di Scienze Infermieristiche dell’Università di Perugia.
Sono risultate statisticamente significative la correlazione fra l’insonnia e
1) il consumo di caffè ed alcol
2) l’abitudine al fumo di sigaretta
3) l’ora tardiva dei pasti
Questi fattori sono stati quindi dimostrati contribuire al peggioramento della qualità del sonno.
Invece è un fattore di miglioramento dell’insonnia l’adesione alla  dieta meditarenea, grazie probabilmente all’elevato consumo di triptofano, precursore della melatonina. Una buona dieta ricca di frutta e verdura, cereali integrali, legumi, carne bianca e pesce, ed olio extravergine di oliva è ottimale per prevenire e trattare i disturbi del sonno. Lo studio italiano ha inoltre confermato la relazione fra deprivazione di sonno e aumento dell’appetito, con conseguente difficoltà al mantenimento di un corretto peso corporeo. La deprivazione di sonno mostra inoltre effetti negativi sulle capacità cognitive e sulle abilità di memorizzazione.
 
 
Un aiuto per la gestione dell’insonnia arriva anche dai nutraceutici, micronutrienti o sostanze derivate dalle piante (botanicals), molti dei quali sono stati oggetto di studi scientifici e trials clinici.  Fra i botanicals che sono state dimostrati essere associati ad un miglioramento della qualità del sonno troviamo la passiflora, la melissa, la camomilla , la valeriana il biancospino, il luppolo e la melissa. Gli estratti di queste piante sono spesso utilizzate in associazione fra loro in quanto molti mostrano un effetto sinergico. Molto utili per migliorare inoltre la qualità del sonno risultano anche il magnesio e la melatonina
 
Con l’adozione quindi di alcune semplici norme e stili di vita corretti, la qualità del nostro sonno può essere visibilmente migliorata
Buon sonno a tutti!