Mi è capitato sotto gli occhi una recensione di questo libro, da un titolo decisamente curioso “Homo dieteticus” – Viaggio nelle tribù alimentari, dell’antropologo Marino Niola.
In questo saggio, l’autore ci spiega perchè abbiamo fatto della dietetica la nostra nuova religione. Impossibile secondo lui non notare l’esplosione di nuove forme alimentari come vegani, vegetariani, gluten-free e no-carbo. Tutte queste scelte alimentari sono fatte allo scopo di trovare uno stato di benessere, di depurarsi, di trovare un equilibrio. Il dato interessante è che secondo Niola le tribù dietetiche vanno dai vegani a ai fanatici gourmet, tutto in conseguenza del fatto che l’unica forma di controllo che oggi ci sentiamo di esercitare è quella sul nostro corpo.
«Siamo entrati nell’era di Homo dieteticus. Crudisti, sushisti, vegetariani, vegani, gluten free, no carb: fra etica e dietetica la ricerca del modello alimentare virtuoso è diventata la nuova religione globale. E come tutte le religioni nascenti produce continue contrapposizioni, scismi, eresie, sette, abiure. Ciascun credo si ritiene l’unica via verso la salvezza. E verso l’immortalità. O almeno quel suo succedaneo salutistico che chiamiamo longevità. Così anticipiamo il giorno del giudizio e facciamo del dietologo una sorta di Dio giudice. O di Dio una sorta di dietologo improprio, che dispensa premi e castighi qui e ora. Ecco perché la dieta non è più una misura di benessere, ma una condizione dell’essere».

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