
Da anni si conoscono i benefici della corsa sulla salute e sullo stato fisico delle persone. Solo recentemente si è però soffermata l’attenzione su benefici della corsa a livello di salute mentale. Quando si parla di salute mentale della persone si fa riferimento ad un vasto numero di patologie come ansia, depressione, autostima, stress, disturbi alimentari, dipendenze, e stato dell’umore. Due studi hanno recentemente attirato la mia attenzione: quello di Oswald (2020) “A Scoping Review of the Relationship between Running and Mental Health” e quello di Verhoeven “Antidepressants or running therapy: Comparing effects on mental and physical health in patients with depression and anxiety disorders ” pubblicato a febbraio 2023.
Nel primo studio del 2020 gli autori sottolineano come negli ultimi 30 anni non sia stato fatto nessun studio che indaga la relazione fra praticare la corsa e la salute mentale. Hanno così raccolto 16.401 studi e di questi analizzato a livello statistico 116 che avevano caratteristiche simili. Complessivamente questi studi suggeriscono che le uscite di corsa ,a varia frequenza ed intensità, migliorano l’umore e la salute mentale, ed anche che diversi tipi di corsa possono avere effetti diversi.
Nel secondo studio del 2023 viene paragonato il trattamento con farmaci alla pratica della corsa in due gruppi di persone affette da ansia. Il gruppo in trattamento con la corsa ha mostrato benefici non solo nei livelli di ansia ma anche in una serie di parametri fisici come peso, pressione, e variabilità cardiaca. L’effetto dei farmaci e della corsa è paragonabile a livello di benefici sull’ansia, ma il gruppo dedito alla corsa, avendo mostrato miglioramento anche su altri parametri fisici, ha presentato un generale stato di benessere rispetto al deterioramento delle persone sotto trattamento farmacologico.
Per molto tempo, si è attribuito l’effetto di benessere dato dalla corsa a sostanze chimiche chiamate endorfine, conosciute per i loro effetti antidolorifici e di stimolazione delle prestazioni a livello muscolare. Oggi l’idea dominante è che non siano le endorfine la causa del particolare beneficio psicologico apportato dalla corsa, in quanto non sono in grado di attraversare effettivamente la barriera ematoencefalica. Molti studiosi, come il professor Linden, professore di neuroscienze presso la Johns Hopkins University School of Medicine suggerisce invece che i responsabili siano gli endocannabinoidi, un gruppo di neurotrasmettitori che si muovono all’interno del cervello.
Gli endocannabinoidi, prodotti in concentrazioni superiori al normale durante l’attività di corsa, infatti avrebbero la capacità di ridurre la sensazione di ansia e di stimolare la calma. Sarebbero quindi loro i responsabili degli effetti della corsa sulla salute mentale.