Un tempo si faceva una grande confusione fra la dieta vegetariana e quella vegana. Oggi sicuramente il livello di conoscenza di questi due regimi alimentari è sicuramente migliorato, ma rimangono ancora da chiarire alcune caratteristiche di queste due diete.

Innanzitutto qualche numero: il numero delle persone è notevolmente aumentato nel 2024. Oggi, secondo il rapporto Eurispes 2024 circa il 9,5% della popolazione italiana si definisce veg* con un 7,2% che si identifica come vegetariano e un 2,3% che ha scelto una dieta completamente vegana (https://eurispes.eu/ricerca-rapporto/rapporto-italia-2024/). Questo dato rappresenta un notevole aumento rispetto agli anni precedenti.

Ma quali sono le differenze fra le due diete? Normalmente si intende per dieta vegetariana un regime alimentare che prevede l’esclusione di carne (e insaccati) e pesce, ma mantiene il consumo di prodotti come latticini, formaggi, uova e miele. La dieta vegana, invece, prevede l’esclusione di qualsiasi alimento di origine animale

Di solito la scelta di diventare vegetariano o vegano è dettata da convinzioni etiche, ma molte delle persone che adottano questo regime alimentare lo fanno anche in una ottica salutistica, soprattutto di prevenzione nei confronti di malattie importanti come il cancro.

Oltre ai citati regimi classici, vegetariano e vegano, ci sono poi numerosi regimi intermedi di cui cito ad esempio:

  • pescetariani, vegetariani che consumano pesce e molluschi
  • lattovegetariani, vegetariani che consumano cioè solo latticini e formaggi come unici alimenti di origine animale

Esistono anche forme di veganismo estremo, per nulla salutari, come i crudisti, vegani che consumano esclusivamente cibo crudo, ed i fruttariani, vegani che consumano esclusivamente frutta. Vanno evitate!

Per quanto riguarda le fonti proteiche, vegetariani e vegani possono introdurre nella loro dieta legumi, o alimenti tipici della cucina orientale come il tofu, seitan e tempeh. Ideale in questi tipi di regime è abbinare proteine di origine diversa come legumi e cereali (ad esempio  pasta e fagioli, riso lenticchie).

È importante valutare con un professionista della nutrizione un piano alimentare per non andare incontro a carenze o eccessi, e ricordarsi che in generale la dieta vegetariana è sconsigliata ai pazienti oncologici sotto trattamento medico, donne in gravidanza e i bambini durante lo svezzamento