Camminare nella natura è un ottimo esercizio per il corpo e per la mente.  Passeggiare in un ambiente immerso nel verde porta benefici a livello osteo-articolare, muscolare, cardiocircolatorio e psichico. Sembra infatti che siano proprio certe caratteristiche della natura come i colori (prima fra tutti quello verde), la qualità dell’aria e dell’umidità, la percezione della radiazione solare a livello dell’occhio abbinate allo sforzo fisico regolare e costante della camminata a determinare gli effetti benefici dell’escursionismo. In particolare sono almeno 4 i gli effetti benefici del camminare nella natura:

1) Consumo energetico: praticare una escursione in montagna equivale a a praticare uno sport a livello agonistico in quanto migliora la forma fisica generale e rende il corpo più tonico. Un’ora di camminata determina in media il consumo di 400-500kcal .

2) Tonicità: durante la camminata si migliora il tono muscolare in quanto sono coinvolti quasi tutti i distretti corporeo, con un maggior coinvolgimento di quadricipiti, muscoli posteriori della coscia e glutei. Se si utilizzano le bacchette, anche la parte superiore del corpo totalmente coinvolta nell’ esercizio muscolare. E’ stato stimato che con l’uso del bacchette la massa muscolare coinvolta nel movimento passa dal 50% al 90%. Anche portare lo zaino, ovviamente a condizione di non caricarlo all’inverosimile, allena le fasce muscolari della schiena.

3) Detossificazione: la perdita di liquidi e tossine tramite respirazione e sudore, bilanciate dall’inserimento di buone quantità di acqua permettono un buon ricambio idrico ed una generale detossificazione dell’organismo.

4) Tono dell’umore: camminare almeno un’ora nella natura ha mostrato effetti benefici sullo stato dell’umore, sulla creatività, sulle capacità intuitive. Inoltre è stato dimostrato diminuire lo stress, ovvero la produzione di cortisolo da parte delle surrenali. Merito anche della respirazione, necessariamente più profonda mentre si cammina a passo sostenuto o su terreno sconnesso, e della produzione di endorfine e miochine durante l’esercizio muscolare.

Ma quale è la corretta alimentazione per chi vuole camminare in montagna? Ovviamente la risposta dipende dalla lunghezza dell’escursione. Prima di una camminata di alcune ore è ideale cominciare a casa con una bella colazione, in cui non può mancare anche una quota proteica. Alcuni esempi possono essere pane burro e marmellata, latte con muesli e frutta secca oppure anche un toast con prosciutto e formaggio per chi ama la colazione salata. Durante l’escursione si può far ricorso  a barrette energetiche o frutta secca dopo le prime 2-3 ore di cammino. Per il pranzo si consigliano pasti pratici e non troppo pesanti come panini con pane integrale (carboidrati), pomodoro o insalata (fibre) e formaggio o prosciutto (proteine): meglio però non esagerare con i salumi perchè specialmente nella stagione calda possono aumentare la sensazione di sete. La frutta sarebbe un’ottima soluzione ma spesso è molto scomoda da portarsi dietro. Fondamentale idratarsi bene e bere abbondantemente acqua. Al rientro a casa consiglio una cena costituita dal 50% di verdure e frutta, dal 25% di proteine (carne, pesce o uova) e 25% di carboidrati (pane, pasta o riso)

Mi raccomando: per godere in pieno dei benefici del camminare nella natura è importante camminare con regolarità, senza esagerare con la pendenza o i chilometri nella prime uscite. Perchè prima di tutto camminare deve essere un piacere!