Quando si parla di alimentazione e cancro si rischia di cadere nel banale oppure in affermazioni miracolistiche che possono gettare in confusione il grande pubblico. Il problema principale risiede nel fatto che studiare gli alimenti con lo stesso metodo con cui si studiano i farmaci è complicato perché gli alimenti contengono molte sostanze diverse e l’effetto, dato dalla loro somma e interazione, può essere diverso da individuo ad individuo.

I benefici di una dieta “anti-cancro” nascono quindi dall’interazione tra i diversi componenti dei cibi, e non soltanto da specifiche sostanze isolate.

Importante quindi è capire che nessun alimento, da solo, può ridurre o aumentare il rischio di ammalarsi di tumore. Anche se alcuni alimenti specifici, come le carni rosse e l’alcol, se consumati in grande quantità, possono accrescere il rischio individuale per alcuni tipi di cancro, è il nostro stile di vita che può aumentare o diminuire il rischio di ammalarsi, tenendo sempre presente il discorso della predisposizione genetica individuale.
La questione è complessa, ma una cosa è certa: nessun alimento è buono o cattivo di per sé, ma dipende dalla quantità con cui viene assunto e dal contesto.
Quindi quando si parla del legame tra alimentazione e cancro  non è semplice arrivare a una conclusione definitiva.

Chi vuole prevenire la malattia deve affidarsi, più che a un particolare alimento, a una dieta sana, varia e moderata. Ma deve anche tener conto di altri comportamenti che hanno un impatto sulla malattia, come l’attività fisica, il consumo di alcol e soprattutto il fumo.
Ecco in breve i principali consigli da seguire:

  • Mantenere un peso corporeo normale durante tutta la vita: evitare gli sbalzi di peso soprattutto gli improvvisi e veloci  accumuli di chili
  • Essere fisicamente attivi: L’OMS raccomanda  per gli adulti 150 minuti (2 ore e mezza) a settimana di attività di intensità moderata oppure un minimo di 75 minuti di attività vigorosa più esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari due o più volte a settimana
  • Limitare i comportamenti sedentari; stare sdraiati, guardare la TV, passare troppo tempo davanti al cellulare sono comportamenti sedentari che possono indebolire il sistema muscolo-scheletrico e facilitare l’accumulo di grasso
  • Seguire una modalità sana di alimentazione: scegliere verdure e frutta scegliendo secondo la modalità dei 5 colori e preferire prodotti integrali ai prodotti raffinati industriali a base di farine bianche
  • Limitare le carni rosse ed evitare le carni processate come wurstel e  insaccati
  • Evitare le bevande zuccherate
  • Limitare il consumo di alcol: al massimo un bicchiere di vino per le donne al giorno o due bicchieri di vino al giorno per gli uomini
  • Evitare il fumo

 

In caso di malattia già conclamata, l’alimentazione nella malattia oncologica diventa una questione complessa e controversa. Sebbene siano sempre valide le linee guida generali della prevenzione, l’approccio dietetico nella malattia in atto va rigorosamente disegnato in funzione dello stato nutrizionale del paziente, dello stadio della malattia e della terapia in atto

 

Per maggiori informazioni si suggerisce la lettura delle linee guida dell’American Cancer Society

https://acsjournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.3322/caac.21591.