L’acqua è fondamentale per la vita: circa il 70% del nostro corpo è costituito da acqua e questa quantità  è maggiore nel neonato (75%) mentre diminuisce nell’anziano (60%). Tutte le reazioni chimiche che avvengono nel nostro corpo e che costituiscono il nostro metabolismo avvengono in ambiente acquoso. In particolare nel nostro corpo l’acqua può essere presente in due forme:

  • Intracellulare : l’acqua contenuta all’interno della cellula che rappresenta circa i 2/3 dell’acqua totale.
  • Extracellulare: l’acqua contenuta all’esterno della cellula cioè nel sangue e nella linfa, nelle lacrime, nella saliva e nei liquidi interstiziali cioè intorno alle cellule.

In particolare, un aumento dell’acqua interstiziale a causa di processi infiammatori o per un cattivo funzionamento dell’apparato linfatico determina l’edema, cioè una ritenzione di liquidi fra tessuti a volte comunemente indicata come ritenzione idrica
Il fabbisogno dell’acqua dipende da persona a persona ma può essere calcolato precisamente con queste formule:

in inverno       30ml x kg corporeo
in estate          40ml x kg corporeo

L’acqua entra nel nostro corpo tramite bevande, cibo e può essere formata acqua endogena dalle reazioni metaboliche mentre viene eliminata tramite le urine, sudore, feci e il respiro.
In condizioni normali la quantità di acqua in entrata è uguale a quella in uscita.
La carenza di acqua equivale a uno stato di disidratazione, compromette le funzioni cognitive e la performance fisica.
Il bilancio idrico è controllato dal centro della sete, localizzato nell’ipotalamo e dall’ormone antidiuretico che agisce a livello dei reni.
Tuttavia occorre fare molta attenzione a bambini ed anziani che possono essere più facilmente soggetti a disidratazione nei periodi caldi dell’anno o in seguito a vomito/diarrea

Le principali funzioni dell’acqua sono:

  • Intervenire nelle reazioni chimiche dell’organismo
  • Trasportare le sostanze nutritive (sangue)
  • Permettere la formazione e l’evacuazione delle feci
  • Permettere l’escrezione delle sostanze di rifiuto tramite il sudore e l’urina
  • Contribuire alla termoregolazione del corpo
  • Mantenere morbida e compatta la pelle

Per la legge italiana le acque minerali commerciabili possono essere divise in varie categorie secondo quanto indicato da un decreto legislativo del 1992:

  • acque minimamente mineralizzate: il residuo fisso a 180 °C è inferiore a 50 mg/l.
  • acque oligominerali (o leggermente mineralizzate): il residuo fisso è compreso tra 50 e 500 mg/l.
  • acque minerali: il residuo fisso è compreso tra 500 e 1500 mg/l.
  • acque ricche di sali minerali: il residuo fisso è superiore a 1500 mg/l.

Le acque minimamente mineralizzate sono acque che facilitano la diuresi e sono quindi consigliate in tutti i casi di ritenzione idrica. Le acque oligominerali sono quelle comunemente definite da tavola e vanno bene per tutti mentre le acque minerali sono consigliate nei periodi particolarmente caldi o nello sportivo per compensare la perdita di minerali con la sudorazione.

Vorrei spendere una parola sull’acqua del rubinetto: questo tipo di acqua, pur variando da zona a zona in base agli acquedotti utilizzati, è controllata regolarmente dall’ASL, che ne assicura la potabilità . Si tratta quindi di acqua buona da bere e sana, che può tranquillamente sostituire l’acqua minerale in commercio, con un notevole risparmio economico ed una migliore salvaguardia dell’ambiente